Descrizione
Occorre segnalare che è sorto per encomiabile iniziativa del parroco Don Pier Cesare De Vecchi e raccolie circa cinquecento oggetti inventariati tra dipinti, sculture lignee dorate e policrome, arredi, suppellettili e oreficerie sacre.
Tele, statue, candelieri, paliotti, calici, provengono per lo più dall'antica parrocchiale, esistente prima dell'edificazione dell'attuale chiesa nel XVIII secolo, come ad esempio l'originario altare ligeno piramidale del 1660 completo di basamento, formelle e statuine dorate.
Una notevole parte della collezione proviene anche dagli oratori e dalle cappelle periferiche, esposti purtroppo inesorabilmente a furti e manomissioni.
Tra i dipinti qui raccolti segnaliamo quello ad olio su tela di Melchiorre D'Enrico, firmato sui lembi del drappo steso sopra la croce, e che raffigura la processione votiva delle Congregazioni di Campertogno al Sacro Monte di Varallo per essere scampati alla trementa peste di manzoniana memoria che aveva comunque mietuto ventotto vittime.
La raccolta di tanti tesori d'arte testimonia quanto rilievo abbia avuto quest'area valsesiana in cui per secoli si sono avvicendate dinastie di importanti artisti non solo operanti sul territorio, ma attivi anche nell'area torinese, lombarda e addirittura francese.
Erano ebanisti, scultori, frescanti, orafi, decoratori e stuccatori che mantennero sempre saldi i legami con il luogo natio.
Tele, statue, candelieri, paliotti, calici, provengono per lo più dall'antica parrocchiale, esistente prima dell'edificazione dell'attuale chiesa nel XVIII secolo, come ad esempio l'originario altare ligeno piramidale del 1660 completo di basamento, formelle e statuine dorate.
Una notevole parte della collezione proviene anche dagli oratori e dalle cappelle periferiche, esposti purtroppo inesorabilmente a furti e manomissioni.
Tra i dipinti qui raccolti segnaliamo quello ad olio su tela di Melchiorre D'Enrico, firmato sui lembi del drappo steso sopra la croce, e che raffigura la processione votiva delle Congregazioni di Campertogno al Sacro Monte di Varallo per essere scampati alla trementa peste di manzoniana memoria che aveva comunque mietuto ventotto vittime.
La raccolta di tanti tesori d'arte testimonia quanto rilievo abbia avuto quest'area valsesiana in cui per secoli si sono avvicendate dinastie di importanti artisti non solo operanti sul territorio, ma attivi anche nell'area torinese, lombarda e addirittura francese.
Erano ebanisti, scultori, frescanti, orafi, decoratori e stuccatori che mantennero sempre saldi i legami con il luogo natio.
Bibliografia
Testo di Don Pier Cesare De Vecchi con note di Silvano Pitto
Indirizzo e punti di contatto
Nome | Descrizione |
---|---|
Indirizzo | c/o Parrocchia di Campertogno |
Telefono | 0163.77131 |
Mappa
Indirizzo: SP299, 18, 13023 Campertogno VC, Italia
Coordinate: 45°47'57,5''N 8°1'55,4''E
Indicazioni stradali (Apre il link in una nuova scheda)
Modalità di accesso
Solo su prenotazione: 366 3719002